La scuola  “Le   Maisandre“ verso il 2005

di Franco Donadel - CAI Conegliano e Pieve di Soligo

 

Il  2005  sta arrivando. Dopo una inattesa nevicata il freddo ritorna, accompagnato da una splendida notte stellata e ci ricorda che l’inverno è ancora lungo.

Il tepore della stufa con le fiamme rosso-arancione di una serata tranquilla è l’ideale per scrivere quattro righe sulla nostra Scuola.

 

L’attività è iniziata con un week-end su ghiaccio (Riva di Tures ), due giorni intensi dove i nostri ICE-MAN hanno dato fondo a tutte le tecniche conosciute per restare appesi agli specchi ghiacciati della zona. Poi tre corsi di Arrampicata e un corso Roccia hanno impegnato l’organico per tutto il 2004, corsi che hanno permesso ad una quarantina di iscritti/e di cimentarsi con perizia tra corde, moschettoni, appigli, ed “ altezze “ sicuramente inusuali per chi sta di solito con i piedi per terra.

Tanta ”fatica” per gli istruttori, ma anche tanta soddisfazione nel vedere i neo “rampegoni” fare sicura , trattenere cadute, progredire in parete da primi di cordata fin dalle prime lezioni.

Un grazie  a tutti i partecipanti per la passione che ci hanno messo e la pazienza di aver sopportato i cambi di programma, dovuti comunque alle inevitabili bizze del tempo.

 

Dopo i corsi l’attività degli istruttori non si esaurisce ma continua intensa per tutto l’ anno; la disponibilità per tenere aperta la struttura d’arrampicata, le salite in montagna, su neve e ghiaccio, in falesia. Arrampicate semplici o difficili a seconda dell’allenamento, della voglia di fare, del compagno con cui si va ad arrampicare, a volte solo tranquille camminate, ma va bene così, l’importante è vivere la montagna e trarre insegnamento dalle mille sensazioni che inevitabilmente assalgono chi la frequenta.

 

Ci sono nuove entrate in organico, Dario Sala, Michele Piccin, Roberto Dal Cin e Sabrina Zorzi (dolce fanciulla che segue le altrettanto dolci Marika e Livia ) hanno fatto il salto, da  ex allievi/e  sono stati/e promossi Istruttori Sezionali  a loro vanno i nostri complimenti e un augurio di buona attività. Doris e Roberto Bortolozzo hanno partecipato  al corso propedeutico su cascate di ghiaccio e Alex con Roberto Dal Cin a quello propedeutico su ghiaccio entrambi organizzati dalla Scuola Biveneta.

 

Altra novità è la neo nata stazione di Soccorso Alpino, sicuramente un grande risultato, a cui hanno aderito diversi Istruttori della Scuola e soci del Cai di Pieve; non mi dilungo su questo tema (leggete l’articolo in proposito),  ma vorrei ringraziare chi si adopera per aiutare chi si trova in situazioni di pericolo, mettendo la propria vita sul piatto della bilancia. Grazie veramente.

 

Come si può ben vedere ci si è dati da fare e,……. non sono sempre state rose e fiori: far conciliare tutte queste attività, le nostre individuali aspettative, i nostri caratteri a volte aspri e rocciosi, quando la stanchezza comincia a farsi sentire o l’abitudine prevale sull’istinto e l’intuito dell’andare in montagna può risultare faticoso e non è difficile che si creino situazioni anomale che magari in altre circostanze potrebbero avere un peso diverso. Penso comunque che le scelte o le nostre posizioni abbiano come obiettivo il bene della Scuola, in ogni caso chiedo scusa se non sono sempre stato all’altezza  nel capire o  prevenire determinate situazioni o di non aver avuto il tempo e la tranquillità di ”ascoltare”.

 

Quest’anno la Scuola ha rinnovato il direttivo. Franco  è stato  riconfermato alla direzione, affiancato da Marika in qualità di vice, coadiuvata da Marco. Michele curerà la segreteria, Ivan continuerà a batter cassa e Stefano con Satis e Luca seguiranno il sito Internet. In qualità di direttore, ma soprattutto di compagno di cordata, ringrazio di cuore chi mi ha aiutato in questi tre anni e ringrazio anche il resto della BANDA DELLE MAISANDRE, e se mi permettete vorrei aggiungere che “un uccello può volare, ma se gli manca anche una sola piuma difficilmente andrà diritto”.

 

Vi saluto augurando a tutti, (a quelli della Scuola e a voi che ci leggerete), che il 2005 sia un buon anno, che porti un po’ di serenità a questa umanità martoriata e che non ci venga meno la voglia di continuare a “CAMMINARE“.