Soccorso Alpino delle Prealpi Trevigiane

La nuova stazione operativa da gennaio 2005

 

di Ivan Da Rios - CAI Conegliano

 

“...Hasse-Brandler, Tempi Moderni, Diedro Philipp-Flamm ...NO!!!! ...solche Troj De La Rota, Chega Stret, Troj dei Zater, sentiero Zanin Sergio, Troj de la Montagna ...ma basta na scarpada par farse mal!...” Parole, queste ultime, sentite più volte ma tanto vere da rendere necessaria la costituzione di una stazione di Soccorso Alpino nelle Prealpi Trevigiane.

Per questo la II Delegazione Bellunese del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico aveva coinvolto all'inizio del 2004 le varie sezioni C.A.I. dell'Alta Marca alla ricerca di idoneo personale.

Le sezioni C.A.I. di Conegliano Veneto, Pieve di Soligo, Vittorio Veneto e San Polo di Piave,  si sono dimostrate particolarmente sensibili fornendo circa  diciotto ragazzi che si sono sottoposti per tutto lo scorso anno a lezioni teorico-pratiche per raggiungere la competenza necessaria a garantire il soccorso sanitario in ambiente montano.

Nasce così ed è operativa da gennaio 2005 la più giovane stazione d'Italia, forse anche in termini di età media dei componenti: 31 anni.

Qualcuno nella zona ci ha già definiti bonariamente ”pataccari” per gli evidenti stemmi che utilizziamo: così oltre agli stemmi ora abbiamo anche le “etichette”. Ben vengano poiché ci aiutano a far conoscere e a divulgare quel messaggio di solidarietà che ci ha spinti ad intraprendere questo grande impegno e che dovrebbe accompagnare ogni frequentatore della montagna.

Ma cosa fa una stazione di Soccorso Alpino come la nostra?

Sono poche le righe per descrivere la nostra attività però vogliamo ricordare che: coordiniamo tutte le operazioni di soccorso in territorio montano/collinare dal comune di Valdobbiadene al comune di Cordignano; collaboriamo attivamente con le altre stazioni di soccorso presenti nel territorio Bellunese per le loro situazioni di soccorso; garantiamo 24 ore al giorno, 365 (o 6) giorni all’anno di essere pronti per un soccorso medicalizzato in appena 15 minuti dall’allertamento; ci prepariamo ad ogni eventualità svolgendo esercitazioni mensili in ogni condizione di tempo; partecipiamo ad attività di aggiornamento tecnico insieme ad altre stazioni per operare sempre nel migliore dei modi; prendiamo confidenza con traumi di ogni genere attraverso giornate presso il Pronto Soccorso; naturalmente non tralasciamo nemmeno l’aspetto ludico che aiuta a conoscerci e a dissacrare un po’ quell’aura seria che si crea durante le operazioni.

Questo in poche parole è quello che facciamo. Ci piacerebbe incontrarvi nelle serate che organizzeremo, per conoscerci e per trovare un dialogo costruttivo che ci aiuti a crescere in armonia con tutti i frequentatori della montagna.

Da ultimo, ma non meno importante, vorremmo ricordarvi il modo più corretto e veloce per allertarci in caso di necessità: 118”. Il numero unico nazionale di emergenza sanitaria resta valido anche per il soccorso in ambiente montano.


“Godetevi pienamente la montagna!” è il nostro augurio per tutti. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccoci qua: (in alto da sinistra) PRESIDENTE SASV-CNSAS FABIO Bristot, MARCO Ballarin, FABIO Fattorel, DARIO Sala, MASSIMILIANO Piol, STEFANO Castagner, ANTONIO Todero, CAPO DELEGAZIONE DIEGO Tabacchi, GIORGIO Follin, COORDINATORE COMMISSIONE TECNICA ANGELO Devich (in basso da sinistra) FEDERICO Trinca, CAPO STAZIONE MICHELE Titton, EMILIANO Girotto, VICE-CAPO STAZIONE ALBERTO Paoletti, FRANCESCO Giorgi, ROBERTO Dal Cin, SEGRETARIO DI  STAZIONE LUCIANO Gallina, ENRICO Tittonel. Assenti nella foto: MARIKA Freschi, IVAN Da Rios e MATTEO Marchesin.

 

P.S.: Il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico attende nuovi aspiranti operatori. Se siete iscritti al CAI, avete esperienza alpinistica, e tanta passione,  e ritenete la cosa interessante potrete saperne di più incontrandoci alle varie giornate di aggiornamento, alle serate che organizziamo nei dintorni oppure telefonando a Ivan al 338 5333239.