Il Giardino Alpino "A.Segni"

Al Rifugio Vazzoler - Club Alpino Italiano - Sezione di Conegliano

Depliant del giardino (a cura di Annalisa Bogo)

Il Gruppo della Civetta, racchiuso tra la valle del Cordevole e quella del Maè, offre uno dei più belli e più affascinanti paesaggi delle Dolomiti Bellunesi. Spartiacque tra la val di Zoldo e la vallata agordina, trova il suo naturale proseguimento verso sud nel Gruppo della Moiazza, assieme al quale costituisce un imponente massiccio calcareo-dolomitico, caratterizzato da aspre pareti rocciose.

Il Giardino Alpino "A. Segni" si trova ai piedi di questo scoglio dolomitico, sul versante meridionale, dominato dalle imponenti ed eleganti pareti della Cima Busazza (m.2.891), della Torre Venezia (m.2.336) e della Torre Trieste (m.2.445). Situato nel territorio del comune di Taibon Agordino, in prossimità del Rifugio Vazzoler, a quota 1.714 metri s.l.m., è di facile accesso seguendo uno dei tanti sentieri della zona ed in particolare seguendo la strada che da Listolade si addentra nella Val Corpassa. Oltre alle citate vette del Gruppo della Civetta, dal Giardino è possibile avere una splendida veduta del versante occidentale del Gruppo della Moiazza.

Da sempre questi luoghi hanno rappresentato le mete preferite da parte di numerosi amanti della montagna, di escursionisti e di provetti rocciatori. E proprio dall'esigenza di offrire un nuovo servizio alle numerose persone che quotidianamente, durante il periodo estivo in particolare, frequentano queste zone, nel 1963, in seno alla Sezione di Conegliano del CAI, nacque l'idea di realizzare un Giardino Alpino.

Il Giardino Alpino, intitolato al Presidente Antonio Segni, venne inaugurato nel giugno 1968 sul terreno di proprietà della famiglia Favretti. La sua gestione fu affidata dapprima alla Sezione di Conegliano del CAI, successivamente alla Comunità Montana Agordina ed attualmente al Servizio Forestale Regionale di Belluno.

L'iniziativa originaria si prefiggeva lo scopo di far conoscere ai molti escursionisti ed alpini che frequentavano la zona tutte le più importanti specie arboree, arbustive ed erbacee che popolano le Alpi dolomitiche ed in particolare la zona del massiccio della Moiazza-Civetta. Spesso infatti capita di osservare come chi frequenta la montagna non possegga una piena padronanza della botanica, oppure conosca esclusivamente l'aspetto esteriore delle specie nel periodo della fioritura. A tale riguardo è bene segnalare come il Giardino, che si estende su una superficie complessiva di 5.000 metri quadrati circa, comprenda una zona lasciata all'evoluzione naturale ed una zona caratterizzata da roccere create con detriti di falda di rocce sedimentarie tipiche del Gruppo della Civetta. Sono state inoltre create artificialmente una zona umida, una zona di risorgiva e tre piccole roccere con materiale lapideo di matrice litologica differenziata (porfidi, filladi, arenarie) che non sono presenti in loco ma che costituiscono tipici ambienti di altre zone alpine bellunesi.

All'interno del Giardino esiste una rete di sentieri entro cui è possibile soffermarsi ad ammirare le singole specie floreali avvalendosi delle indicazioni riportate su appositi leggii collocati a lato delle piante stesse.

Durante il periodo di apertura del Rifugio Vazzoler il giardino è aperto ai visitatori tutti i giorni della settimana ed è in funzione un servizio di accompagnamento da parte di personale qualificato che distribuisce anche materiale didattico (si consiglia di verificare questa possibilità, volta per volta, con il gestore del Rifugio).

 

Aspetti Geologici

Dal punto di vista geologico la zona è caratterizzata da un massiccio di Dolomia principale (età di 210-223 milioni di anni) che poggia su strati di Arenaria e di Scogliere Ladiniche. La serie stratigrafica può essere così descritta: Formazioni di Werfen - Dolomia del Serla - Dolomia dello Sciliar (Strati di Braies - Formazioni di Livinallongo - Formazioni delle Arenarie di Zoppè) - Dolomia Cassiana - Dolomia Principale - Calcari Grigi. Questi ultimi costituiscono esclusivamente la parte sommitale delle cime.

 

Aspetti Climatici

 

Essendo situato ad una quota di 1.714 metri s.l.m. ed ai piedi di un imponente massiccio montuoso, il Giardino si trova inserito in una fascia climatica che risente fondamentalmente di due fattori: le forti escursioni termiche e le considerevoli precipitazioni piovose e nevose. La distribuzione delle precipitazioni nel corso dell'anno è caratterizzata da due picchi, uno primaverile e l'altro, più abbondante, autunnale; ciò nonostante le piogge estive si mantengono su buoni livelli. Durante il periodo invernale le precipitazioni nevose sono abbondanti e persistenti fino a tarda primavera. Non esistono dati termici registrati ma il termometro inizia a scendere sotto lo zero, nelle ore notturne, già nel mese di settembre, per risalire verso la fine di maggio. Durante il periodo estivo sono possibili fenomeni nevosi e grandinate.

 

L'Ambiente Floristico-Vegetazionale

Il Giardino è inserito in una stupenda cornice paesaggistica nella quale si può osservare come l'aspetto della vegetazione sfumi gradatamente dalle formazioni arboree a quelle arbustive, fino alle praterie alpine, per poi passare alla colonizzazione dei ghiaioni presenti ai piedi delle pareti rocciose vericali.

La Pecceta alpina, con Abete Rosso e Larice è abbondantemente presente nella zona. Un piccolo nucleodi questo tipo strutturale è situato anche all'interno del Giardino ed è lasciato all'evoluzione naturale. Al suo interno si possono notare altre specie arboreo-arbustive, quali il Faggio, il Maggiociondolo Alpino, il Sorbo degli Uccellatori e numerosi Salici.

Ove il bosco si apre in zone edaficamente più difficili e povere, la specie dominante è il Pino Mugo, con il caratteristico portamento strisciante e prostrato. Ad esso si accompagnano numerosi arbusti: Rododendro, Mirtilli, Ginepri, Salici, Lonicere.

Nelle zone ancor oggi pascolate si possono invece trovare numerose specie floristiche che nel periodo della fioritura creano stupende macchie di colore. Tutte queste specie arboree, arbustive ed erbacee sono raccolte all'interno del Giardino, nelle roccere e nelle aiuole servite dai sentieri didattici.

Liberamente tratto dalla pubblicazione del Servizio Forestale Regionale del Veneto, a cura della Dott.ssa Paola Berto.