Servizio Valanghe Italiano

Commissione Tecnica del CAI

"Luoghi comuni sul pericolo valanghe"

"Siamo nel bosco, quindi non c'è pericolo"
Solo un bosco fitto, nel quale uno sciatore passa con difficoltà, è sicuro da valanghe. Un bosco rado, nel quale grandi parti di cielo sono visibili, non è da ritenersi sicuro. Inoltre cespugli e boscaglia bassa favoriscono la formazione di valanghe.

"Le asperità del terreno trattengono la neve"
Questo concetto è valido solo per le valanghe di fondo, mentre la tipica valanga dello sciatore è invece quella di superficie, che si stacca scivolando su un altro strato di neve, indipendentemente dalle asperità del terreno.

"Dopo due o tre giorni la neve fresca si è assestata"
L'assestamento della neve provoca in primo luogo una maggiore coesione fra i cristalli. Questa neve può formare, contrariamente alla neve a debole coesione, dei lastroni. Fattore decisivo per la stabilità del manto nevoso è invece la coesione tra il nuovo strato e quelli vecchi sottostanti. La neve fresca può infatti essersi ben assestata ma può anche non aver legato bene con lo strato sottostante.

"Il sordo rumore "wvuum" è rassicurante perchè indica un assestamento del manto nevoso"
E' invece una dimostrazione molto chiara e sicura della presenza di strati molto deboli e pertanto è da considerarsi il segnale d'allarme più evidente. Questo rumore accompagna quasi sempre il distacco di valanghe a lastroni: La natura non potrebbe metterci in guardia in modo più evidente!

"E' mattina presto, quindi non c'è pericolo"
Questo è vero solo se la notte è stata fredda, falso se è stata anche solo tiepida. Inoltre non c'è orario per il distacco di lastroni come non c'è orario per la caduta di seracchi.

"E' così poco ripido che non può essere pericoloso"
La neve fresca messa in movimento può scivolare anche su pendii di 10 - 20° di inclinazione. Inoltre, io posso camminare su una strada pianeggiante ma posta ai piedi di un pendio instabile e provocare così un distacco a distanza. Diventa così decisiva l'inclinazione dei pendii soprastanti.

"La carta delle valanghe è un elemento molto utile per la pratica dello sci-alpinismo"
Le carte delle valanghe indicano innanzitutto il percorso delle grosse valanghe abituali, distogliendo l'attenzione dello sciatore dai pendii pericolosi ma non segnati sulla carta.

"Questo pendio è pieno di fessure, meglio spostarsi altrove"
Invece può essere considerato abbastanza sicuro; infatti non sussistono più tensioni nel manto nevoso che ha trovato un suo nuovo equilibrio. Questi pendii scivoleranno solo se vengono inumiditi ed inizia il metamorfismo di fusione e rigelo.

"La valanga è già caduta, quindi non c'è più pericolo"
Non è assolutamente detto, in quanto se a monte c'è ancora neve instabile, questa può scendere in un secondo momento, anche perchè il suo equilibrio può essere stato ulteriormente indebolito dal movimento della prima valanga.

" Possiamo andare tranquilli, tanto abbiamo gli Arva"
Un Arva non è un amuleto o un porta fortuna che ci protegge dal distacco di valanga. Inoltre ricordiamo che statisticamente il 20% delle persone travolte da valanga muore immediatamente per le ferite riportate nel movimento della valanga stessa e che il 73% dei decessi avviene per soffocamento o asfissia, quindi in tempi brevissimi, dell'ordine di pochi minuti.

"Conosco la montagna e sono prudente, quindi sono esperto"
Le condizioni della montagna cambiano in modo molto repentino, rendendo un pendio sicuro estremamente pericoloso da un giorno all'altro. Inoltre si deve considerare che non è la prudenza a fare un esperto.

"Tanto capita solo agli altri perchè se le vanno a cercare"
Non è quasi mai vero, inoltre troppo sovente siamo convinti di essere prudenti e di "non andarcele a cercare" facendo ugualmente degli errori gravissimi non riconoscendo la situazione di pericolo.

"Le valanghe cadono solo quando il tempo è brutto"
Il preconcetto che al termine delle nevicate anche il pericolo di valanghe cesserebbe è ogni inverno la causa di un importante numero di vittime. Il pericolo maggiore si incontra il primo giorno di bel tempo dopo la nevicata. Se si verifica inoltre un aumento della temperatura subito dopo la precipitazione, il pericolo è ancora più grande.

"Ho dei dubbi, facciamo la prova del bastoncino"
Questa prova, pur essendo un utile complemento ad altre informazioni, ci fornisce esclusivamente segnali sulla durezza degli strati interni e non sul loro legame, aspetto questo molto più interessante.

"Ho fatto un test di valutazione quindi sono tranquillo"
Come già detto, i test hanno valore puntiforme e le informazioni che ne scaturiscono hanno valore solo per il pendio nel quale la prova è stata fatta. Inoltre una corretta valutazione dei test richiede una certa pratica ed esperienza.

"Non si vede nessun lastrone"
I lastroni appunto più insidiosi sono proprio quelli che non si vedono, perchè costituiti da neve a debole coesione o peggio perchè ricoperti da neve fresca caduta in assenza di vento.

"E' una zona buona, non si stacca mai niente qui"
Come già detto anche le zone più buone e sicure possono in certe situazioni particolari, meteorologiche o nivologiche, diventare pericolose magari anche solo per poche ore.

"Qui è pericoloso, accendiamo l'Arva"
L'Arva deve essere acceso fin dall'inizio della gita. Quando riusciamo a capire di esserci addentrati in una zona pericolosa, spesso è troppo tardi e in quelle circostanze diventa difficile pensare a tutte le cose che dobbiamo fare. Inoltre può capitare di subire un incidente senza rendercene conto perche provocato da noi a distanza o perchè provocato da altri.

"Le slavine scivolano e sono piccole, le valanghe rotolano e sono grandi, quindi più pericolose"
In realtà i due termini indicano esattamente lo stesso fenomeno: hanno solo due origini linguistiche diverse: la prima dal tedesco "lawinen" e la seconda dal francese "avalanche".

"Se ti prende una valanga, sci a valle e via!"
E' praticamente impossibile sfuggire in velocità a una valanga, anche se si è provetti sciatori. E' molto meglio la fuga laterale se possibile, oppure meglio ancora riuscire a togliersi gli sci e cercare di nuotare nella valanga con ampi movimenti. Prima di essere investiti e di assumere velocità troppo elevate, è utile attaccarsi a qualsiasi cosa pur di riuscire a fermarsi anche per solo qualche secondo, lasciando passare un po' di neve sotto di noi.

"Le valanghe d'estate non esistono"
Purtroppo le valanghe si formano dove e quando esiste la neve, quindi in alta montagna anche durante tutti i mesi estivi. Questo preconcetto distrae e fa diminuire l'attenzione di molti alpinisti, ed è per questo che ogni estate si contano purtroppo molte vittime da valanga.