"70 - 50 - 40"

Editoriale "Montagna Insieme" - Novembre 2007

di Alberto Oliana - CAI Conegliano

 

1938, 1958, 1968 tre date, tre momenti importanti per la nostra vita associativa.

Rifugio Torrani, Chiesetta Madonna della Neve e Giardino Alpino Segni al Vazzoler.

 

Il lavoro dei nostri padri, il loro fervore, il loro entusiasmo, il loro sacrificio per creare qualcosa di particolare, di importante. Qualcosa che potesse essere utile, qualcosa che potesse elevare lo spirito, qualcosa che potesse arricchire la mente. In sintesi, qualcosa che, in pieno spirito CAI, avesse “per iscopo di far conoscere le montagne” (art. 1 Statuto del CAI). Tre beni a cui tutti noi siamo, in vario modo, affezionati: ricordi per alcuni, ammirazione per altri, sana curiosità di conoscenza per altri ancora.

Avremo modo di ricordarli, con sincera passione e senza l’enfasi che oramai tutto pervade, in una giornata di Luglio lassù al Col Negro di Pelsa, presso il Rifugio Vazzoler, al cospetto delle nostre amate montagne.
70, 50, 40 anni, tre anniversari: una pausa di riflessione e poi avanti.


Un nuovo Consiglio Direttivo, nominato nell’assemblea di primavera, guida ora la nostra Sezione; un ringraziamento particolare al Consiglio uscente per il proficuo lavoro svolto e un augurio di coscienzioso cammino al nuovo Direttivo.
 

Adriano Dal Cin, nostro socio e formidabile alpinista, ha raggiunto, con la sua preparazione, la sua tenacia e la sua competenza, la vetta del “suo” terzo ottomila: il Broad Peak !
 

Ivan Da Rios, altro nostro poliedrico socio, ha acquisito, con pieno merito, il titolo di Istruttore Nazionale di Alpinismo, autorevole riconoscimento che, per la prima volta, è presente nella nostra Sezione.
 

Ugo Baldan, colonna portante della nostra sezione, è stato nominato Emerito dalla Comm.ne Centrale di A.G., titolo questo riservato a pochi in ambito nazionale.
 

A Loro, per i prestigiosi traguardi conseguiti, vanno rivolti, con orgoglio, calorosi e sentiti complimenti da parte dell’intera Sezione!
Di certo queste sono figure di vertice, punte di iceberg, ma fa piacere comunque constatare che, dietro a loro, esistono altri soci attivi. Esiste, come si usa dire, “la linfa vitale”; tale linfa va però coltivata, curata, rafforzata, con nuove leve che possano garantire per il presente e soprattutto per il futuro, un auspicato ricambio. Ricambio e crescita, che si attui non solo in termini meramente numerici, ma che si concretizzi attraverso la formazione e l’educazione ai valori della nostra associazione e della montagna in genere.

 

Eccomi dunque a rinnovare, a tutti Voi, il mio invito a partecipare alla vita della Sezione: partecipate attivamente, rafforzeremo il nostro spirito sezionale e potremo essere così attenti promotori di una frequentazione consapevole e responsabile della montagna!