La prima ripetizione
di “Nuvole Barocche”, in Civetta
La via di
arrampicata più difficile sulla parete Nord Ovest della Civetta, aperta da Venturino De Bona
nel 1999, il
nostro gestore al Rifugio Torrani


Foto e articolo da
www.planetmountain.com
Nuvole
Barocche alla Civetta: prima ripetizione per Baù e Beber |
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Il 15-16 luglio
prima ripetizione di Nuvole Barocche (1240m, IX sup., A2) sulla
parete nord ovest della Civetta (Dolomiti) aperta da Venturino De
Bona e Piero Bez nel 1999. |
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Chi (alpinista, climber ma non
solo) di fronte alla nord ovest della Civetta non è stato preso da
quella vertigine che solo le grandi opere (d’arte) sanno dare? E’
unica la nord ovest. Non è solo immensa: è bella di una bellezza
selvaggia e quasi irraggiungibile. Chiaro, che per chi scala, quella
fantastica muraglia alta 1200 metri rappresenti una (impossibile)
meta da sogno.
Un sogno che Alessandro Baù (26enne
padovano) e Alessandro Beber (21enne di Pergine Valsugana) hanno
realizzato in pieno cogliendo, tra il 15 e 16 luglio scorsi, la
prima ripetizione di Nuvole Barocche, la straordinaria linea aperta
da Venturino De Bona e Piero Bez nel 1999.
Nuvole presenta difficoltà massime
di IX sup. e A2 (che Baù e Beber hanno superato con tre tratti e una
sequenza sul 14° tiro, in artificiale) per 1240 metri di via che
salgono, come un missile, proprio nel cuore della gran muraglia
esplorandone le placche, i pilastri e tutto quel mondo a parte di
questa parete infinita.
Alessandro Baù aveva questo
progetto nel cassetto già nel 2005, dopo la prima ripetizione
(insieme ad Enrico Marini) di “W Mejico Cabrones”, altra top via
sulla nord ovest del gran maestro della Civetta, Venturino De Bona.
Ma si sa i sogni hanno i loro tempi e le loro occasioni, alias il
felice incontro con Ale Beber, forte climber anche se non veterano
delle grandi pareti.
E’ stata davvero una bella salita
quella di Ale & Ale. Un’avventura (alpinistica) che i due hanno
affrontato accettando le incognite (compreso il bivacco) di una big
wall com’è la nord ovest. Da sottolineare anche l’aiuto morale che
hanno ricevuto da Walter Bellenzier (gestore del rifugio Tissi) e da
Venturino De Bona che, dal suo rifugio Torrani, è andato ad
accoglierli in cima. Lo meritavano loro e anche Nuvole Barocche una
via che a detta anche dei primi ripetitori è davvero fantastica
(onore agli apritori) e che ancora aspetta la prima (assolutamente
non facile) libera integrale.
Transcivetta sulle Nuvole… Barocche
di Alessandro Baù
Decisamente troppo. Luglio
2003: ero al Tissi con il cuore in gola perché il giorno dopo andavo
sul Philipp, era la mia prima via Lunga e il bivacco ci poteva anche
stare. Dietro al camino del rifugio ricordo di aver visto la
relazione di una via sul Cuore della Nord-Ovest… gradi assurdi! Il
giorno dopo dal diedro vedo quel muro, senza capire come si potesse
salire… passano due anni e dopo W Mexico Cabrones il Ventura
(Venturino De Bona ndr) mi dice: “adesso tocca Nuvole”… ssssseeeeee,
bella, troppo dura!!! Da allora un tarlo in testa, che senza riposo
lavora, tutto in funzione di quella via.
Sembra tutto perfetto. Ad
aprile conosco Ale e sento subito che è il “matto” giusto, più
riflessivo che conosca, con cui condividere questo viaggio.
Sono teso perché siamo pronti ma l’alta pressione non vuole
arrivare; tra poco inizierò a lavorare e si sa che per fare certe
vie un weekend non basta. Ma anche questa volta la fortuna è dalla
mia… ecco l’alta. Non chiamo neanche Walter (Walter Bellenzier
gestore del Rif. Tissi ndr) per sapere se è asciutta, decidiamo di
andare al Tissi e in caso “ripiegare” su Captain Sky Hook. Sul
sentiero giro finalmente l’angolo del Philipp che copre la parete e…
il “cuore” è asciutto (o quasi)… si va sulle Nuvole! Walter sulla
porta della cucina è un po’ perplesso ma non possiamo aspettare!
La miccia. Siamo impegnati
sui tiri centrali del cuore. A noi interessa ripetere la via ma
passare non è proprio facile: il tiro è bagnato e il Ventura ha
segnato i gradi dei singoli passi (VIII+)… in continuità quel tiro
sarà 8b mi dirà in seguito! Dopo 2 voli e una sofferenza durata 2
ore (con un tratto superato con 3-4 passi su cliff dato che non c’ho
capito… nulla, VIII+?!?) arrivo in sosta finito. Siamo
demoralizzati, pensiamo di essere lenti e l’idea di calarsi prende
piede, anche se sento che “o adesso o mai più”, ho una carica dentro
che spaccherei il mondo, voglio salire ma non so se ne ho le forze.
Quella convinzione che mi mancava arriva da Walter: lo chiamo al
telefono per dirgli che è dura, che Venturino è stato un matto. Lui
ci incita, ci dice che non possiamo tornare indietro, non ora:
scopriamo di avere la dinamite in corpo e lui ha acceso la miccia.
Decidiamo di proseguire fino ad un aereo bivacco in amaca: numeri da
circo per entrarci su un vuoto da assenza di gravità, mentre
osserviamo uno splendido tramonto e Walter “sfanala” dal Tissi per
farci compagnia.
Il turbo. Al mattino superato
il tetto che sbarrava la visuale, la mente è più libera, la
convinzione cresce e le braccia sono sempre più acciaiate. Usciti
dal “cuore”, come da accordi, chiamiamo il Ventura. E’ sorpreso
perché siamo già alti; mancano ancora parecchi tiri e, dato che
sulla “coppa” il sole batte, è già pomeriggio inoltrato. Venturino
suona la carica e ci dice che secondo lui possiamo uscire in
giornata. Nello stesso istante, non so come, la stanchezza si
volatilizza e mettiamo il turbo. La roccia è sempre bella e
l’arrampicata sostenuta ma piacevole.
Sogno realizzato. Mancano
pochi metri, Ale mi sta recuperando… tra poco la stretta di mano! E’
in quel momento che vedo il Ventura: è li appollaiato all’uscita e
ci aspetta infreddolito ma euforico. Ci giriamo verso il Tissi e in
lontananza sentiamo la festa attorno al falò, riempio i polmoni ed
esplodo in un urlo di gioia. Sono stato diverse volte in Civetta,
sempre di corsa, sempre senza arrivare in cima. Questa volta non si
può: firmiamo il libro di vetta dopo che Venturino ha sprecato una
birra sui nostri vestiti. Grazie Nord-Ovest.
di Alessandro Baù
Le mie Nuvole Barocche
di Alessandro Beber
Non fosse stato per il nome, forse sarebbe andata diversamente. Da
buon appassionato della musica di Fabrizio de’Andrè invece, quando
Alessandro mi ha parlato del progetto su cui stava meditando da un
paio di stagioni, mi sono subito entusiasmato.
L’idea di una via-viaggio nel cuore della “Parete delle Pareti” ha
cominciato a prendere forma anche nella mia testa, e quel nome
suadente è servito ad ammortizzare il colpo, quando la stampante mi
ha cortesemente riposto fra le mani una relazione a dir poco
intimidatoria;
così, scorrendo una fila di numerini comunque troppo alti, alla fine
lo sguardo si posava su quel nome corsivo scritto sopra al profilo
accennato della cresta sommatale, e in qualche modo i timori si
dileguavano, lasciando il posto ad una sorta di romantico
ottimismo.“Ci si può provare!”.
Se i nostri propositi sono andati a buon fine poi, è stato merito di
tanti fattori diversi… fra tutti la straordinaria tenacia del Baù,
la sua volontà di crederci fino in fondo, a dimostrazione di come i
propri sogni vadano inseguiti e “coltivati” per riuscire a
tramutarli in realtà.
Per me Nuvole Barocche è stata una prima volta in molte cose,
soprattutto un mettersi in gioco su qualcosa di meno certo, dove il
dubbio di essere o meno all’altezza è stato un fedele compagno;
ancora, il caloroso contorno che ci ha sostenuto e fatto da sipario
mi ha fatto respirare l’atmosfera di un alpinismo autentico e
partecipato come non mi era mai successo.
Per questo ringrazio Walter, Paola e Giacomo del rifugio Tissi per i
loro preziosi incitamenti, e anche Venturino de Bona, che ha
concepito questa via da vero visionario.
Anche grazie a loro quella che abbiamo vissuto è stata un’esperienza
indimenticabile, che ci lascia in bocca il sapore di una grande
avventura.
di Alessandro Beber
Ringraziamo Kiwi Sport di Alleghe
per il materiale che ci ha fornito
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Via Nuvole Barocche
Civetta parete nord-ovest (Dolomiti)
Apritori: Venturino De Bona, Piero Bez
(1999)
Prima ripetizione: Alessandro Baù e
Alessandro Beber
Sviluppo: 1240m circa
Difficoltà: IX sup. A2
Materiale: serie friends da 04 al 3, serie
completa nuts, 9 rinvii, 2 corde da 60m
I magnifici 35 tiri di Nuvole Barocche:
1° tiro: 50 m, IV, 1 chiodo; 2° tiro: 45 m,
V, 1 chiodo; 3° tiro: 45 m, V, 2 chiodi; 4°
tiro: 45 m, VI-; 5° tiro: 30 m, VI+, 1
chiodo; 6° tiro: 40 m, VII+ e VI+, 1 chiodo;
7° tiro: 50 m, VI-, 2 chiodi; 8° tiro: 50 m,
V; 9° tiro: 30 m, V; 10° tiro (il primo
del “cuore”): 40 m, VI+, VII+ e VIII+, 6 chiodi; 11°
tiro: 30 m, VIII-, VI, VIII+ e IX+, 6 spit, 3 chiodi;
12° tiro: 10 m, pendolo (VIII) e VIII, 2 spit e 1
chiodo; 13° tiro: 20 m, VIII-, A2, VIII+ e VIII-,
6 spit e 1 chiodo; 14° tiro: 35 m, VIII, VIII+ e
VIII-, 7 spit e 3 chiodi; 15° tiro: 15 m, A0,
VIII, 2 spit e 3 chiodi; 16° tiro: 30 m, VIII+,
IX-, VII+ e VI, 5 spit, 1 chiodo (“miglior” posto da
bivacco); 17° tiro: 40 m, VI, VII+, VIII+, VIII-
e VII-, 2 spit, 4 chiodi; 18° tiro: 25 m, VI+ e
V, 1 chiodo; 19° tiro (grande tetto): 35 m, VII-,
A2, VIII+ e VII+, 4 spit, 4 chiodi; 20° tiro: 30
m, VII- e VIII- ; 21° tiro: 30 m, VII-; 22°
tiro (ultimo del muro): 50 m, VII- e V; 23° tiro:
50 m, I e II; 24° tiro: 20 m, II; 25°
tiro: 10 m, I; 26° tiro (in comune con la Comici,
come il seguente): 50m, V, 1 chiodo di Comici; 27°
tiro: 50 m, IV+; 28° tiro (primo del pilastro):
50 m, VIII-, VII e V, 2 clessidre; 29° tiro: 30
m, VII+, VI e VII+, 2 clessidre; 30° tiro: 25 m,
VI+; 31° tiro (ultimo del pilastro): 40 m, VI e
VII-; 32° tiro: 40 m, IV; 33° tiro: 40 m,
V e V+, 2 chiodi; 34° tiro: 50 m, IV+ e III;
35° tiro: 50 m, III e IV-.
Discesa: lungo la via normale (con sosta
d’obbligo al rif. Torrani).
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