Manrico Dell'Agnola nasce ad Agordo (Bl) nel 1959.

A 12 anni sale la sua prima cima, l'Agner, ma, ostacolato dai genitori, inizia ad arrampicare solo a 20 anni.

Parallelamente, nel 1983, a 24 anni, inizia la sua attività professionale di fotografo. Per circa dieci anni lavora al fianco del noto fotografo trevigiano Carlo Bazan e sviluppa una considerevole pratica nell'uso del banco ottico e nella foto industriale ad alto livello. Nello stesso periodo partecipa con successo in Svizzera a due Workshop Sinar. Lavora inoltre per importanti ditte.

Nel frattempo sviluppa la sua attività alpinistico - esplorativa ed i suoi reportage fotografici e giornalistici realizzati nei luoghi più remoti della terra cominciano ad essere pubblicati ed apprezzati da un crescente numero di persone.

Si specializza nell'arrampicata veloce sia in cordata che in solitaria salendo più vie in poche ore. Le solitarie iniziano dopo solo un anno di attività con la prima ripetizione assoluta, oltre che in solitaria, della via della Libertà sugli strapiombi sud della Torre Venezia in Civetta Dolomiti. Seguono sempre in solitaria slegato le 5 classiche della Torre Venezia (Civetta) in sole 6 ore, la via Philipp-Flamm alla parete N-O (Civetta) in 2h e 40, la via Simon-Rossi alla parete nord del Pelmo e la via Solleder-Lettenbauer alla parete N-O del Civetta in 11 h totali. In cordata con Alcide Prati percorre via Cassin e Carlesso alla Torre Trieste (Civetta) in 7h, via Comici alla Grande, via Cassin alla Ovest e Spigolo Giallo (Tre Cime di Lavaredo) in 8h, via Philipp-Flamm e via Solleder-Lettenbauer alla parete N-O (Civetta) in 17h totali, via Viddesot-Rudatis-Rittler, spigolo della Busazza (Civetta) e via Gilberti, spigolo dell'Agner in 12h totali.

In viaggio per sperimentare nuove vette, sale 4 volte il Capitan, Yosemite Valley, California.

Partecipa ad una spedizione in Himalaya al monte Meru e ad una in Patagonia argentina al Fitz Roy.

La sua esperienza spazia inoltre anche in Africa, in India meridionale, in Canada ed in Pakistan e nell'isola di Baffin. Nella primavera del 2000 attraversa in autonomia da est ad ovest la Groenlandia, mentre alla fine del 2002 compie un'importante traversata parziale da nord a sud dello Hielo Patagonico Sur.

L'ultima avventura è della primavera del 2004 nella Sabana venezuelana dove insieme alla moglie, a Mario Manica e Giorgio Meneghetti, apre una via nuova sul Tepui Acopàn.

Torna al professionismo fotografico nel 1997, collaborando in maniera autonoma con importanti ditte del settore outdoor. Nel 1998 entra a far parte come fotografo del GISM (Gruppo italiano scrittori di montagna). Nel 2000, con Franco Pantaleo, crea "xxdanger-extreme concept", agenzia specializzata in avventura ed in estremo in tutti i sensi. Nel 2002 esce il suo primo libro "Uomini fuori posto" ed il calendario "Sotto le ali della Civetta" che, apprezzato per le foto di qualità superiore, avrà poi il seguito in "Civetta. Magico mondo di pietra".