Conegliano
Dopo aver scalato le montagne di mezza Europa, Germano Oliana,
settantenne coneglianese Doc, presidente da sempre dello Sci Cai
Club Conegliano, quest'estate si era ripromesso di scalare un
7000. Ed è andato molto vicino alla straordinaria impresa. «Si
volevo salire ai 7000 metri, proprio alla bellissima età di 70
anni. Purtroppo non ci sono riuscito,ho dovuto rinunciare perchè
ho accusato un precongelamento a quattro dita della mano sinistra.
Non è stata una decisone facile, ma consigliato da un paio di
medici presenti nella nostra spedizione, ho preferito salvarmi la
mano, fermarmi a quota 6300 e scendere al campo base. Peccato,
perchè mi ero preparato accuratamente».
Come è nata l'idea del 7000 da scalare?
«Al di là dei 70 anni da festeggiare in alta quota, volevo salire
più in alto dopo aver scalato nel '98 a sessantacinque anni il
Cervino, nel 2000 a sessantasette il Liskan tra il Monte Rosa e il
Cervino. Così quest'estate ho prenotato il viaggio in Argentina
sulle Ande per salire al mitico Aconcagua. Ventun giorni, con
partenza il 9 gennaio, tra trekking di preparazione e salita ai
7000».
L'attacco all'Aconcagua quando, e in che condizioni climatiche?
«Il 22 gennaio abbiamo percorso una quindicina di chilometri nel
Parco dell'Aconcagua, poi siamo saliti a Plaza de France per
vedere il ghiacciao, quindi a Place de la Mulas a 4330 metri dove
c'erano circa 200 tende allestite. Una moltitudine di persone di
tutte le nazionalità, noi avevamo prenotato la salita per il 23
gennaio. Via al primo campo alto a 5.400, poi al campo superiore
Berlin a 5800, infine, sotto un vento fortissimo l'attacco alla
vetta, i 6692 che purtroppo non ho toccato».
Ci ritenterà Oliana?
«No, no, ho settanta anni, ho provato tutto, è stata ugualmente
una gioia irripetibile e non sono pochi i 6300, che ne dice?».
Mirco Villanova |