"Sulle Vette dell'Ecuador"

 

di Adriano Dal Cin - CAI Conegliano 2006

 

L'Ecuador ed il suo ambiente

Salite in Ecuador

Le montagne dell'Ecuador

Chimborazo photo_id=35667

La spedizione della sottosezione di S.Polo di Piave del 2002

 

-----Messaggio originale-----
Da: adriano.dal-cin 
Inviato: sabato 7 gennaio 2006 3.43
A: diego.dellagiustina
Oggetto: Saluti Dall'Ecuador

Ciao Diego,
qui in Ecuador tutto bene, non te ne avevo parlato prima perché non ero sicuro di poterci andare.

 

Avevo ancora 3 settimane di ferie da utilizzare per il 2005 e, trovato un volo disponibile nell'ultima settimana, sono partito il 19 dicembre per Quito, anche se quasta non è la stagione ideale per l'alpinismo ho voluto provarci lo stesso dato che col mio lavoro non ci potrò mai andare in estate.

 

Dopo alcune cime per acclimatarmi (Ruru Pichincia m.4700 e Guagua Pichincia m.4800) sono passato all'Iliniza Norte (m.5126) e Sur (m.5263).

 

Quindi e' arrivato il prevedibile maltempo con piogge incessanti e neve in alta quota che e' durato per una settimana, dopo un tentativo al Cotopaxi conclusosi a m.5300 per pericolo slavine finalmente il 29 dicembre è tornata l'alta pressione.

 

Per non perdere tempo prezioso ho effettuato le salite programmate senza giorni di riposo tra l'una e l'altra: Antizana (m.5758), Cotopaxi (m.5897), Chimborazo (m.6310), ovvero il punto più distante dal centro della terra, e con oggi il Cayambe (m.5789) la cui vetta passa direttamante sull'equatore.

 

Il vantaggio di queste montagne è che sono tutte provviste di rifugio (a parte l'Antizana per cui serve la tenda) e sono raggiungibili abbastanza facilmente con bus e jeep.

 

Devo dire che i momenti di adrenalina non sono mancati come sul Cotopaxi mentre attraversando un ponte di neve è ceduto e sono volato nel crepaccio per 10 metri, per fortuna atterrando su un morbido letto di neve e rimediando solo qualche livido.

 

Adesso 4 giorni di relax per visitare alcune località come Riobamba, Bagnos, Otavalo e poi il 12 gennaio si torna in Italia, alla dura realtà lavorativa.

Adriano Dal Cin