Avanti per il prossimo triennio!

Editoriale di "Montagna Insieme" - Maggio 2001

di Tomaso Pizzorni

La recente Assemblea generale dei soci, dalla quale è nato il nuovo consiglio direttivo sezionale, ha fornito qualche piacevole sorpresa. Ad esempio, l'ampio consenso di voti ottenuto, meritatamente, dai due consiglieri in carica più giovani e la nomina di un "giovane" che fa parte dei "nuovi" (nuovi nel senso che si tratta di soci mai prima d'ora impegnati in cariche ufficiali a livello di sezione).
Poteva esserci qualche novità in più, ma non lamentiamoci: da tempo il C.D. non veniva rinnovato, come questa volta, per quasi un terzo dei componenti.
Che sia l'auspicato inizio di una svolta?
È da sperarlo vivamente nell'esclusivo interesse della Sezione che ci accomuna sotto l'egida del CAI.
Purtroppo è sempre più diffusa la tendenza, da parte di non pochi aderenti, a defilarsi da cariche ed incarichi, tenuto conto che c'è sempre qualcuno disposto ad assumerseli. Ma questo non è un problema solo del CAI!
Sempre nel corso dell'Assemblea è stato evidenziato un altro, non unico per fortuna, aspetto positivo della nostra realtà associativa: la crescita, non solo numerica, del gruppo di Alpinismo Giovanile (incremento del 23% globale nel corso degli ultimi 4 anni), la cui attività è sempre più articolata e rivolta anche all'esterno della Sezione: vedi il mondo della scuola. Tutto questo in contrasto con un diffuso e fisiologico invecchiamento del corpo sociale e con un lento, ma inesorabile calo di adesioni al CAI, riscontrabile soprattutto a livello nazionale. Evidentemente, chi è preposto all'attività di A.G. e chi ne cura la conduzione deve aver lavorato bene e con impegno.
Ancora a proposito dell'Alpinismo Giovanile è il caso di dire che uno studente di Roma, laureatosi recentissimamente alla Lateranense, ha tratto spunti e materiale di studio dalle nostre specifiche pubblicazioni per elaborare la propria tesi di laurea; e questo ci lusinga.
Più sopra è stato fatto cenno al rinnovo del C.D. ed al buon andamento dell'A.G., ma questo non deve far dimenticare tutte le altre attività istituzionali portate avanti con capacità e dedizione dai vari responsabili, istruttori ecc..
C'è solo l'opportunità di rivitalizzare qualcosa, di continuare il cammino e, se vogliamo, di far riemergere dal torpore qualche attività che ha perso smalto.
Questo, e non solo, è il compito che attende il C.D. appena insediatosi e che subito si è assunto l'onere di preparare quello che, in gergo burocratico, è detto "piano programmatico triennale".
E ora un invito ai soci: aiutate il C.D. ad operare meglio e fate, anche a titolo personale, quanto è possibile per far crescere la Sezione ed il CAI.
Un sentito ringraziamento ai Consiglieri che, dopo anni di impegno, hanno passato il testimone. C'è però ancora bisogno di loro. In particolare di Ugo: non è possibile che la Sezione rinunci ad un'esperienza e dedizione ultraquarantennali!
E, per concludere, a chi mi ha eletto ancora assicuro tutto il mio impegno, nella speranza che la fiducia riposta in me possa essere meritata.