Settimana di Alpinismo Giovanile 2008

Valle Aurina - Alto Adige

 

Il Diario dei Ragazzi, raccontato e pubblicato giorno dopo giorno su www.caiconegliano.it

 

Sabato 5 luglio 2008

Oggi grande giorno: partenza per l'alta Val Aurina con meta l'abitato di Casere a 1.600 metri. Il sole ci ha accompagnato per tutto il lungo viaggio.

Abbiamo visitato la chiesetta di Santo Spirito che sorge a ridosso di un roccione dove una spaccatura  permette di attraversarlo per intero.

Leonardo, Gioele, Giacomo e Gigi sono saliti su un masso particolare che aveva la forma di una panchina sovrastata da un letto a castello.

Mentre mangiavamo tranquillamente una mucca è venuta a farci compagnia.

Alloggiamo alla pensione Stern dove abbiamo trovato delle graziose camerette con terrazza. Si mangia molto bene: canederli con gli spinaci, patate al cartoccio (strana cosa per noi ragazzi).

Dopo cena c'è stata la prima riunione di gruppo con gioco di presentazione e relativa penitenza: questa volta è toccata ad Enrico che ci ha cantato "Volare" in falsetto.

Fabio, Giacomo e Leonardo B.

 

 

Domenica 6 luglio 2008

Stamattina la giornata era splendida! Neanche una nuvola in cielo. Siamo partiti con destinazione Waldneralm, una malga a 2.068 metri, lungo un sentiero faticosetto. Il percorso si sviluppava inizialmente nel bosco di abeti e larici. C'erano anche i mirtilli! Poi si usciva sul prato pieno di fiori. Lungo il sentiero ci raccontavamo le barzellette.

Successivamente ci siamo incamminati verso il Lago di Selva (Waldnersee) a 2.338 metri. Alcuni di noi hanno avvistato un'aquila mentre una marmotta gigante si avventurava "sotto il nostro naso", fra i sassoni colorati di giallo dai licheni (vedete qui sopra la foto di Giacomo e Leonardo).

La pioggia ci ha dato il segnale che bisognava incamminarsi in fretta. Abbiamo indossato e tolto la mantellina diverse volte lungo il percorso. Non è mancata una battaglia nivale dove i maschi hanno "stracciato" le femmine!

Abbiamo attraversato una valle piena di rododendri caratterizzata da un torrente che procedeva serpeggiando fra l'erba e creando delle caratteristiche pozze d'acqua.   

Durante la discesa verso il fondovalle siamo stati rincorsi dal temporale che si è poi scatenato solo nel tratto finale, quando oramai avevamo raggiunto il bosco sopra Casere.

Gioele, Leonardo C., Enrico

 

 

Lunedì 7 luglio 2008

Appena alzate abbiamo fatto la danza della pioggia ... maledicendo la valle sbagliata! Perciò siamo dovute partire per il Rifugio Brigata Tridentina munendoci di mantella, ombrello, coprizaino, cappello, ecc.. C'era talmente tanta umidità che durante il percorso abbiamo incrociato due rane, un rospo e diverse lumache. Abbiamo percorso l'intera vallata del torrente Aurino passando più volte vicino a delle mucche al pascolo. Durante il lungo tragitto si sono potuti osservare diversi fiori tra cui il rododendro, l'astro alpino, la campanula barbata, Gigi e Santina! A metà del percorso abbiamo raggiunto la Casera Lahner dove alcune marmotte si sono fatte osservare mentre correvano a rifugiarsi per l'arrivo della pioggia.

Durante l'ultima ripida salita verso il rifugio alcune minacciose nuvole ci hanno avvolto impedendoci la visuale verso il Picco dei Tre Signori, la cima più alta delle Alpi Aurine; pazienza, sarà per la prossima volta! Da quelle parti si trova anche la Vetta d'Italia, ovvero la cima più a nord dello stato italiano.

Al rifugio abbiamo divorato le uova con speck e patate e per finire una abbondante cioccolata con panna.

Il ritorno si è svolto regolarmente se non fosse perché poco sopra la chiesetta di Santo Spirito la nostra proverbiale danza della pioggia ha avuto effetto sorprendendoci con un acquazzone e grandine. Ma noi ... andiamo sempre avanti!

Silvia Ca., Silvia Ce, Ingrid, Federica, Deborah, Valeria    

 

 

Martedì 8 luglio 2008

Causa pioggia siamo stati costretti a rinviare la gita programmata per oggi, dirigendoci invece a visitare le miniere di rame di Predoi. Dopo aver indossato caschi ed impermeabili "giallo canarino", trasportati da un trenino elettrico abbiamo raggiunto le viscere della montagna, inoltrandoci per circa un chilometro. La nostra guida ci ha accompagnato a piedi lungo alcune gallerie praticabili della miniera raccontandoci della dura vita dei minatori e dell'evoluzione dei loro strumenti di lavoro nel corso del tempo.

Nel pomeriggio, dopo essere scesi con l'autobus a Campo Tures, ci siamo diretti al castello che domina la vallata. Lì abbiamo visitato le antiche sale del maniero, caratterizzate dal rivestimento in legno di cirmolo. La nostra guida è stata particolarmente apprezzata per le sue capacità di intrattenimento. Alcuni di noi hanno sperimentato (si fa per dire!) anche lo strumento di tortura della gogna.

Un'area del castello era adibita a mostra e ospitava le ricostruzioni delle invenzioni ingegnose di Leonardo Da Vinci: il ponte mobile, un "antenato" del deltaplano, la mitragliatrice, ecc..

Dall'ultimo piano dell'imponente mastio del castello si godeva di una magnifica vista sulla vallata.

Seguendo un sentiero nel bosco, abbiamo poi raggiunto la spettacolare Cascata di Riva, resa ancora più suggestiva dalla ricchezza d'acqua dovuta alle recenti piogge.

E per finire ... non contenti ... siamo anche riusciti a perdere l'autobus per Casere! Ne ha giovato la fame e questa volta non abbiamo nemmeno dovuto attendere prima di andare a tavola.  
Pavel, Alberto, Marco

 

 

Mercoledì 9 luglio 2008

Finalmente una giornata di sole! Ci siamo svegliate belle pimpanti e incamminandoci su per il bosco ripido ci siamo diretti tutti quanti verso il Passo dei Tauri, poco sopra il Rifugio Vetta d'Italia.

Gli accompagnatori si sono complimentati per il nostro buon passo, dovuto probabilmente al riposo di ieri e all'aria fresca di stamattina.

Un gruppo di pecore affamate ci osservava da vicino mentre noi facevamo lo spuntino. Poi sono sbucate due caprette (Stella Alpina e Pistacchio) che ci hanno seguito lungo sentieri impervi e nevai fino in Austria, oltre il confine del Passo dei Tauri (2.636 metri).

I nevai austriaci hanno ispirato epiche battaglie di neve tra femmine e maschi: ovviamente le prime hanno stracciato i secondi (che sia vero? n.d.r.). Però i maschi si sono presi la rivincita stasera giocando a "Bandiera Genovese", barando diverse volte (che sia falso? n.d.r.).

Alcuni di noi, i più grandi, hanno raggiunto la cima della Val di Frana (2.775 metri) guadagnandosi un magnifico panorama sull'intera Valle Aurina e sugli Alti Tauri.

Nel frattempo le nostre due caprette si erano allontanate seguendo un altro gruppo di persone, ma non per molto perché lungo la discesa le abbiamo ritrovate alla Malga dei Tauri (2.028 metri) dove abbiamo fatto merenda con loro che, affamate più che mai, cercavano di mangiarci camicie, zaini, ecc.!

Oggi abbiamo avvistato anche gli yak, le marmotte ed anche ... un elicottero della Guardia di Finanza che è atterrato a pochi metri da noi al Rifugio Vetta d'Italia che non è un vero e proprio rifugio ma una casermetta in pietra a loro uso.

Silvia Ca., Silvia Ce., Ingrid, Valeria, Deborah, Federica

 

 

Giovedì 10 luglio 2008

Oggi il sole non ci ha mai abbandonato! Ci siamo inoltrati nel bosco seguendo un sentiero ripido (ma forse si trattava della stanchezza del giorno prima) che passava per i luoghi utilizzati dai minatori delle cave di rame di Predoi. Abbiamo incrociato tre o quattro gallerie e i ruderi della stube dei minatori. Finalmente siamo sbucati nella Valle Rossa caratterizzata da un gran pianoro attraversato da un largo torrente e una malga dove ci siamo fermati per una pausa e per comperare dei cristalli di quarzo.

Il Pizzo Rosso di Predoi (3.495 metri) domina tutta la Valle Rossa che noi abbiamo attraversato per intero fino al Rifugio del Giogo Lungo (2.603 metri). Grande battaglia a palle di neve! Alla fine, come ieri, le femmine si sono ritirate (che sia vero? n.d.r.).

In discesa per la Valle del Vento ci siamo fermati in un pianoro e poi ci siamo divertiti a giocare a coppie lungo un percorso ad ostacoli da affrontare bendati.

Lungo il sentiero abbiamo incontrato un corpo speciale dei carabinieri composto da una trentina di baldi e muscolosi giovani attrezzati di tutto punto per la montagna.

Poco sopra Casere ci sono venuti incontro Fabio e Franca che oggi si erano fermati per un riposo forzato.

Dopo cena, pur stanchi, ci siamo divertiti a giocare a "Sardina", un nascondino al contrario ...

E per finire abbiamo compilato il questionario didattico sulla montagna con le domande su tutto quello che abbiamo visto in questi giorni.

Enrico, Leonardo B.   

 

 

Venerdì 11 luglio 2008

Ultima escursione della settimana! Un po' più breve di quelle dei giorni scorsi ma con un sentiero a tratti più ripido. La meta era la Valle della Lepre e la omonima casera, a circa 2.150 metri. Ci siamo fermati vicino ad un torrente e, poiché alcuni di noi avevano nello zaino l'attrezzatura per l'arrampicata (corda, imbragatura, moschettoni e cordini), ci siamo esercitati a fare la discesa da un dirupo con la corda ancorata ad un larice. La presenza del torrente ha invogliato a fare una gara a chi resisteva di più con le mani dentro l'acqua fredda; poi abbiamo costruito una diga con muschio e sassi.

Alcuni hanno raggiunto la Costa dei Bovi, a quasi 2.600 metri, e al loro ritorno ci siamo incamminati verso il fondovalle.

Al maso dove avevamo lasciato le auto c'erano diversi animali tra cui anche un bellissimo pavone. Il proprietario ha regalato ad ognuno di noi una piuma di pavone come ricordo.

Dopo cena è iniziata la "Notte degli Oscar". Ci siamo divertiti con barzellette, con il gioco dei mimi, con dei canti famosi ed altri modificati da noi. E' stata una serata allegra, giocosa e con tanta musica, grazie al prode Alberto che ci ha allietato con la sua chitarra elettrica.

Ad Ingrid abbiamo regalato il berretto dell'Alpinismo Giovanile firmato da tutti noi perché domani parte per la sua terra natale, la Svezia. 

Leonardo C., Leonardo B., Giacomo.

 

 

Sabato 12 luglio 2008

Stamattina è stata organizzata la caccia al tesoro. Ci siamo divisi in tre gruppi a ciascuno dei quali sono state assegnate otto prove da superare in sequenza. I gruppi partivano a distanza di dieci minuti l'uno rispetto all'altro ed avrebbe vinto chi avesse impegato il minor tempo. Bisognava ad esempio portare la foto di una mucca, gli stecchi dei gelati (dopo aver mangiato il gelato!), pigne, rocce, ecc.

Tra i gruppi c'è stata competizione al punto che all'arrivo c'è stato chi ha reclamato sulle penalità da assegnare agli altri, ma l'arbitro ha poi regolato ogni questione. Ha vinto il gruppo di Ingrid, Federica, Leonardo C., Marco ed Enrico (più Gigi e Stefano).

All'arrivo dei genitori abbiamo visitato il nuovo museo del Parco delle Vedrette di Ries e della Val Aurina che si trova proprio a Casere.

Dopo il pranzo, consumato tutti assieme alla pensione Stern, ci siamo salutati calorosamente con baci ed abbracci, prima di ripartire verso casa. Ciaooooo!

Fabio

 

 

I protagonisti

Brescacin Giacomo

Brescacin Leonardo

Cettolin Leonardo

Della Giustina Fabio

Billi Gioele

Celega Marco

Campeol Alberto

Zanzotto Enrico

Kuzhalev Pavel

Wahlby Ingrid

Bignù Deborah

Brugnerotto Federica

Marchesini Valeria

Camillo Silvia

Celega Silvia

                       

Gli accompagnatori

Pase Luigino AAG

Celotto Santina AAG

Farina Duilio AAG

Della Giustina Diego

Campeol Stefano

Valt Franca

Coletti Gianfranco

Farina Elisa